Esonero contributivo lavoratori dipendenti

La Legge di bilancio per l’anno 2023, al fine di ridurre il peso di contributi e tasse sulle buste paga dei lavoratori dipendenti, ha previsto un taglio del cuneo fiscale, ovvero un abbattimento dei contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico del lavoratore, che si traduce in un aumento in busta paga dello stipendio.

Responsabilità degli amministratori privi di deleghe

Il tema è stato recentemente affrontato dal Tribunale di Bologna con la sentenza n. 165/2023, seguendo un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato (tra le altre: Trib. Milano n. 2826/2015, Trib. Udine 3 febbraio 2012, Cassazione n. 17441/2016.).

Fringe benefit con soglia a 3.000 euro ma solo con figli a carico

L’art. 40 del DL 48/2023 (c.d. DL “Lavoro”), pubblicato sulla G.U. n. 103 del 4 maggio 2023, ha previsto l’incremento, per il 2023, della soglia di non imponibilità dei fringe benefit a 3.000 euro per i soli lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, restando invece ferma a 258,23 euro per tutti gli altri dipendenti.

Delega semplificata per l’accesso ai servizi di agenzia entrate

L’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione del provvedimento n.130859 pubblicato il 17 aprile sul suo sito, ha semplificato la procedura di abilitazione delle persone di fiducia all’utilizzo dei servizi on line dell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate nell’interesse di altre persone fisiche. Il provvedimento n. 130859 ha modificato il precedente provvedimento n. 173217 del 19 maggio 2022.

Le novità del decreto bollette

Il D.L. n. 34/2023, c.d. Decreto Bollette, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2023 ed entrato in vigore lo scorso 31 marzo, ha introdotto nuove misure a sostegno delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale nonché una serie di proroghe con riferimento alle misure previste in tema di Pace Fiscale.

Strumenti di riduzione del cuneo fiscale 2023

La riduzione del cuneo fiscale, inteso come il prelievo contributivo e fiscale che grava sulle retribuzioni percepite dai lavoratori dipendenti, è un tema d’interesse anche per il 2023. Terminato l’innalzamento del limite di esenzione di beni e servizi a Euro 3.000 (previsto per il solo 2022) la Legge di Bilancio 2023 ha riproposto l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori.

Legge di Bilancio 2023 e Tax Credit Quotazione PMI, cosa cambia

Con l’art. 1 comma 395 della L. 197/2022 (legge di bilancio 2023) viene disposta la proroga per il 2023 del credito d’imposta per la quotazione delle PMI di cui all’art. 1 commi 89-92 della L. 205/2017, con incremento del limite massimo a 500.000 euro.

Assegnazione Agevolata 2023 nella Legge di Bilancio 197/2022

La Legge di Bilancio 2023 (L. n. 197/2022), art. 1, commi da 100 a 105, ha introdotto la possibilità di realizzare, nel rispetto di specifici requisiti, l’operazione di assegnazione agevolata ai soci (nonché quella della cessione agevolata e della trasformazione agevolata in società semplice) dei beni immobili diversi da quelli strumentali per destinazione ai sensi dell’art. 43, comma 2, primo periodo del TUIR e dei beni mobili registrati non strumentali.

Legge di Bilancio 2023 e nuovo Forfettario cosa cambia

La Legge di Bilancio 2023 pubblicata in GU n 303 del 29 dicembre e in vigore dal 1° gennaio 2023, con il comma 54 ha introdotto importanti modifiche al regime forfetario, di cui all’art. 1 commi 54-89 della L. n. 190/2014, In particolare, la norma, lettera a), ha modificato il comma 54, dell’articolo 1, della legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190), che ha istituito per gli esercenti attività d’impresa e arti e professioni un regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un’unica imposta sostitutiva di quelle dovute con aliquota al 15 per cento (5% per le nuove attività).

Pace Fiscale 2023. Strumenti deflattivi del contenzioso.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto la possibilità di definire in via agevolata le somme chieste con le comunicazioni di irregolarità (c.d. avvisi bonari) derivanti dal controllo automatizzato delle dichiarazioni[1] per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto alla data del 1° gennaio 2023 oppure per le quali le suddette comunicazioni saranno notificate successivamente a tale data.